Diga foranea di Genova: completata la posa del settimo cassone

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La costruzione della nuova diga foranea di Genova avanza a pieno ritmo.

Il consorzio PerGenova Breakwater, guidato da Webuild per conto dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Occidentale, ha annunciato il completamento della posa del settimo cassone, superando le difficoltà imposte dalle condizioni meteorologiche.

Un cantiere in continua evoluzione

Il progetto, fondamentale per il futuro del porto di Genova, coinvolge circa 450 persone, di cui 150 impegnate direttamente in mare aperto.

Si tratta di un’infrastruttura strategica che migliorerà la capacità di accoglienza del porto, consentendo l’ingresso di navi con maggiore pescaggio e potenziando le operazioni commerciali.

Parallelamente alla posa dei cassoni, procedono le attività di consolidamento dei fondali.

Ad oggi, sono state realizzate oltre 19.200 colonne di ghiaia sommerse, elementi cruciali per la stabilità della nuova diga.

Si tratta di interventi tecnici sofisticati che garantiranno la sicurezza della struttura e la sua resistenza nel tempo.

Lavori di scavo e riutilizzo dei materiali

Un altro aspetto fondamentale del progetto riguarda il dragaggio del fondale nell’area dell’avamporto.

Questo intervento permetterà di approfondire il canale di accesso al porto, rendendolo idoneo a ospitare navi di dimensioni sempre maggiori.

Inoltre, il materiale inerte recuperato da questi scavi sarà riutilizzato per il riempimento dei cassoni prefabbricati, adottando così un approccio basato sull’economia circolare.

La protezione della nuova diga

Nel frattempo, continua anche il progressivo smantellamento delle scogliere della diga esistente.

Le rocce prelevate saranno utilizzate per proteggere la nuova struttura, garantendo una solida difesa contro le mareggiate.

Questo processo avverrà in modo graduale, in parallelo con la posa dei cassoni, per assicurare la stabilità dell’intero sistema.

Un’opera strategica per il futuro del porto

Grazie a questo progetto, il porto potrà ospitare navi più grandi, migliorando la sua efficienza e riducendo i tempi di manovra e attracco.

Foto Webuild

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